#7 | One Belt One Road

Lo sapevi che…
… il 65% della popolazione globale è coinvolta nell’iniziativa Belt & Road?
L’antica via della Seta.

Era una mattina di fine novembre 2017 quando aprendo il giornale, leggo:

Mortara – è partito il primo treno merci diretto Italia-Cina!”

Treno con 34 container diretto in Cina, il primo di una serie di convogli per una tratta destinata a consolidarsi e che concorrerà ad alimentare la Via della Seta.

Si è parlato molto di questo argomento: in TV, sui giornali ma capiamo esattamente di cosa si tratta e di che opportunità potranno nascere da questo gigantesco piano infrastrutturale:

Il presidente Xi Jinping ha lanciato la sua idea già nel 2013 ed oggi oltre 60 paesi hanno firmato il memorandum d’intesa per aderire all’iniziativa.

 
Belt & Road Initiative prevede due corridoi per lo scambio di merci, uno terrestre [in rosso] che collega la Cina all’Asia ed all’Europa e uno marittimo [in blu], collegando la Cina ai paesi del Golfo, Nord Africa ed Europa arrivando fino all’Italia, molto strategica per i suoi porti.

Gli investimenti diretti esteri della Cina sono in crescita, sia da parte di entità governative, che private.

Quindi quali opportunità potrà creare?

Beh, dipende..  se e chi saprà sfruttarle al meglio.

Per i paesi più poveri di Africa ed Asia, sicuramente le opportunità saranno di condizioni di vita migliori (salutari, lavorative ed economiche), quindi di conseguenza un incremento dei consumi globali.

L’Europa non ha una visione strategica ben precisa, ma questo rapporto di cooperazione probabilmente sarà l’occasione di dare un impulso positivo, al nostro Paese, al nostro mezzogiorno ed alle nostre aziende che dovrebbero partecipare alla costruzione dell’intero progetto.

I porti italiani sono di fondamentale importanza per l’accoglienza delle grandi navi container, da Genova a Trieste a Taranto e Gioia Tauro.

A mio avviso dal momento che un enorme carico di container attraccherà sul suolo italiano, dovremo concentrarci a far in modo che questi possano tornare al mittente carichi delle nostre merci, carichi della qualità per cui i nostri prodotti sono famosi. Dall’alimentare, al lusso, al manifatturiero.

L’Italia ad oggi è il paese europeo che meno è uscito dalla crisi economica.

Non voglio essere considerata una inguaribile ottimista, ma realmente con un importante investimento infrastrutturale e giusti accordi, potremo avere la possibilità di riscattarci e di farci riconoscere per quello che siamo: il 2° paese manifatturiero europeo!

Considera che la proiezione al 2030 conferma che la Cina diventerà la 1° potenza mondiale!

Vogliamo rimanere ancora una volta fuori dai giochi?
No, non ce lo meritiamo e non ce lo possiamo permettere!

Emozionante vedere come evolverà il mondo da oggi al 2100! Te lo aspettavi? Guarda il link!

https://youtu.be/T9l2yCH5wBk?t=1

E tutto questo, come impatta sui nostri investimenti di denaro?
Contattarmi e facciamo qualche riflessione insieme!